A giugno 2021 il progetto europeo LIFE ARIMEDA volgerà al termine. I partner italiani e spagnoli, che dal 2017 lavorano alla riduzione dell’azoto ammoniacale in fase di distribuzione dei reflui, presenteranno un quadro completo della situazione. Vediamo com’è andata la raccolta dati nel 2020
I dati delle campagne 2018 e 2019 erano stati positivi ed evidenziavano come la separazione del digestato e la successiva diluizione in acqua per fertirrigazione potessero davvero ridurre drasticamente la quantità di azoto ammoniacale liberata dalla distribuzione del digestato.
Lo studio è proseguito nel 2020 con le medesime modalità degli anni precedenti e con ulteriori perfezionamenti sulle macchine prototipo da parte di ACQUAFERT Agri. C’è da segnalare una sostituzione tra i campi prova: i dati considerati nell’anno appena trascorso per la sperimentazione su pivot sono stati infatti ricavati dalla Società Agricola La Maddalena di Orzonuovi (BS) e non da Horti Padani come in precedenza, così da testare una diversa combinazione di ugelli, con calate a 2.2 m di altezza.
La campagna agricola 2020 è stata caratterizzata da un tempo piovoso che ha portato ad un numero inferiore di irrigazioni e, di conseguenza, di fertirrigazioni. Nonostante queste varianti, il trend degli scorsi anni è stato confermato. La riduzione delle emissioni di ammoniaca sui campi prova di Agriferr, dove i reflui sono distribuiti mediante ala gocciolante interrata, è arrivata addirittura al 91% rispetto al campo di controllo.
Emissioni di azoto ammoniacale sugli appezzamenti di Agriferr. Distribuzione dei reflui mediante interramento in presemina e ala gocciolante interrata durante il resto della stagione.
© Dott.sa Viviana Guido – Università degli Studi di Milano
La situazione per i pivot è stata più complicata a causa della variazione del campo prova. Tuttavia, anche qui, se confrontiamo le emissioni da fertilizzazione avvenute in presemina con interramento a solchi aperti e la fertirrigazione in copertura con pivot sullo stesso campo, vediamo che le emissioni si riducono in maniera evidente.
Emissione di azoto ammoniacale durante lo spargimento dei reflui con interramento a solchi aperti in presemina e con pivot durante il resto della campagna.
© Dott.sa Viviana Guido – Università degli Studi di Milano
Possiamo quindi confermare che l’obiettivo centrale del progetto LIFE ARIMEDA, la riduzione delle emissioni in atmosfera di azoto ammoniacale, è stata raggiunta. Con un’adeguata separazione solido-liquida la fertirrigazione porta senza dubbio una maggiore sostenibilità ambientale se applicata a tecniche di aspersione quali i pivot o, ancora meglio, l’irrigazione a goccia. Inoltre, questi sistemi permettono la distribuzione dei liquami durante tutto il tempo dell’anno, vantaggio notevole per chi si trova a gestire allevamenti e biogas.
Ma questi sistemi convengono anche da un punto di vista agronomico?
Le analisi hanno evidenziato come l’assorbimento dell’azoto da parte delle piante attraverso la fertirrigazione con ala gocciolante è decisamente più rapido ed efficiente poiché il nutrimento è subito recepito dall’apparato radicale.
L’utilizzo della fertirrigazione organica distribuita mediante pivot e goccia rappresenta, quindi, una valida soluzione verso l’ecosostenibilità e il rispetto ambientale che può portare oggettivi vantaggi reddituali anche per allevatori e agricoltori che possono applicare alla propria azienda soluzioni virtuose trasformando uno scarto in una risorsa preziosa.
Il prossimo 18 marzo 2021 il progetto LIFE ARIMEDA si chiuderà con un meeting online aperto a tutti gli interessati. Parteciperanno tutti i partner della sperimentazione che spiegheranno in maniera esaustiva l’applicazione, i vantaggi e le opportunità di impiego di questi sistemi. Sarà dato spazio anche a domande e interventi da parte del pubblico, così da favorire una piena conoscenza del tema e una vasta applicazione delle soluzioni proposte in un’ottica di salvaguardia ambientale, redditività e migliore gestione delle risorse aziendali.
